La Francia accelera la campagna di vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie con 232 centri operativi, mentre l’Italia si attesta a 49 siti.
La Francia ha intensificato la sua risposta all’emergenza del vaiolo delle scimmie, con 232 centri di vaccinazione già attivi e piani per espandere ulteriormente la rete. Il governo francese, guidato dal primo ministro dimissionario Gabriel Attal, ha annunciato anche una donazione di 100.000 dosi di vaccino ai Paesi più colpiti, mentre in Italia i centri di vaccinazione sono 49. Nonostante l’assenza di casi del nuovo ceppo in Italia e un basso rischio complessivo in Europa, le autorità continuano a monitorare la situazione e a rafforzare le misure di sorveglianza.
Francia accelera con le vaccinazioni
Il governo francese ha intensificato le misure contro il vaiolo delle scimmie, aprendo 232 siti di vaccinazione in tutto il Paese. Gabriel Attal, il primo ministro dimissionario, ha dichiarato che la Francia è pronta a gestire qualsiasi scenario. Ha promesso di inviare 100.000 dosi di vaccino ai Paesi più colpiti. “Siamo pronti ad affrontare qualsiasi scenario e qualsiasi rischio”, ha scritto su X nelle scorse ore. Attal ha aggiunto: “Come richiesto dal Presidente della Repubblica, la Francia donerà 100mila dosi di vaccino. Queste dosi saranno distribuite attraverso l’Unione europea alle regioni in cui il virus sta circolando fortemente”.
Queste donazioni, infatti, “aumenteranno l’attuale sforzo europeo di quasi il 50%”. La scorsa settimana, l’agenzia sanitaria dell’Unione Africana Africa Cdc ha annunciato che circa 200mila dosi saranno distribuite in Africa, grazie a un accordo con l’Ue e il laboratorio farmaceutico danese Bavarian Nordic, il cui vaccino per prevenire la malattia è stato autorizzato dal 2019.
Situazione in Italia
In Italia, sono attivi 49 siti di vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie. Il Ministero della Salute ha confermato che la situazione epidemiologica è sotto controllo e che la rete di sorveglianza è in fase di potenziamento. Secondo le informazioni del sito del governo, “la situazione epidemiologica in Italia al momento è sotto controllo poiché non sono stati accertati casi del nuovo ceppo” e sottolineando che “si sta procedendo con il rafforzamento della rete di sorveglianza diagnostica su tutto il territorio nazionale” e che “la scorta nazionale di vaccini al momento è sufficiente a garantire il fabbisogno”.
Le rassicurazioni dell’UE
L’UE ha invitato alla calma, sottolineando che la situazione non è considerata un’emergenza sanitaria e che il rischio per la popolazione generale rimane basso. L’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) ha già concluso contratti per l’acquisto di vaccini. Ecco cosa ha dichiarato nella conferenza stampa dell’esecutivo Ue il portavoce della Commissione europea, Stefan de Keersmaecker: “Quello che è importante tenere a mente è che ha concordato che la situazione di Mpox non debba essere considerata una emergenza per la sicurezza sanitaria in Europa per come le cose stanno ora”.